-Terapia ABA-


La terapia A.B.A. (Applied Behaviour Analysis) è un trattamento efficace per il potenziamento e lo sviluppo di abilità in soggetti colpiti da sindrome autistica e da disturbi pervasivi dello sviluppo.

L'Applied Behaviour Analysis basa i suoi programmi su tecniche estrapolate dalla terapia comportamentale che consentono al terapista di individuare motivazioni e cause specifiche di un determinato comportamento, per poter intervenire attraverso i dati ricavati, nella sua modifica. 

Tra le principali tecniche di intervento si utilizzano i rinforzi, il prompting (tecniche di aiuto), il fading (riduzione delle tecniche di aiuto), il modeling (modellamento) e lo shaping (adattamento) che insieme a molte altre sono dirette all'incremento della socializzazione del bambino e all'insegnamento di specifiche competenze al fine di favore l'integrazione e la partecipazione dell'individuo nell'ambiente. Per tali motivi è indispensabile un utilizzo di tali tecniche a livello globale: scuola, casa e in tutti gli ambienti di vita della persona.

L'efficacia di tale terapia nel trattamento di soggetti autistici risulta provata scientificamente a livello internazionale, come dimostrato dal suo utilizzo raccomandato dalla NIMH (National Institute of Mental Health, ente nazionale statunitense per la Salute Mentale); dalla SINPIA (Società Italiana di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza) che consiglia di ricorrere a tale approccio educativo comportamentale all'interno delle linee guida per la cura dell'autismo (maggio 2005). In Italia, inoltre, il Ministero della Salute ha pubblicato (ottobre 2011) le linee guida "Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti" (www.snlg-iss.it), in cui si afferma che tra i programmi intensivi comportamentali il modello più studiato è l'analisi comportamentale applicata (A.B.A.), che risulta efficace nel migliorare le abilità intellettive (QI), il linguaggio e i comportamenti adattativi nei bambini con disturbo dello spettro autistico. Per tali motivi ne consigliano l'utilizzo. Nel 2012, L' Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato le linee guida per l'Autismo evidenziando che l'unico intervento in grado di fornire risultati provati a livello scientifico è proprio l'intervento A.B.A. 

stila il programma d'intervento prendendo in esame  specifiche strategie educative rispondenti ai bisogni personali, che hanno come fine ultimo quello di favorie l'apprendimento del bambino. Le strategie prese in considerazione sono riconducibili ai vari contesti d'intervento come:

-          Setting: l’adattamento dell’ambiente attraverso la strutturazione spazio-temporale, la prevedibilità nel tempo, la chiarificazione del compito e delle richieste, al fine di diminuire i problemi comportamentali e predisporre le condizioni di apprendimento;

-          Programmi d'intervento: lo sviluppo di programmi individuali mirati al raggiungimento di obiettivi concreti e controllabili nelle aree funzionali e di sviluppo (imitazione, percezione, motricità globale, comprensione verbale, motricità fine, coordinamento oculo-manuale, area cognitiva e cognitiva-verbale) ;

-          Promozione della comunicazioneinsegnamento di strategie di Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) mediante PECS, linguaggio dei segni, trascrizione di parole, etc. Tale insegnamento avviene in seguito ad una valutazione specifica ed informale del linguaggio;

-          Attività socialiinsegnamento graduale, sulla base di una valutazione individuale informale dei livelli di sviluppo delle abilità sociali, delle competenze sociali che porteranno il bambino ad apprezzare le relazioni con le altre persone. Si inizia a verificare ed a lavorare gradualmente, nel rispetto delle difficoltà individuali,  sulla tolleranza della prossimità e del contatto con le altre persone;

-          Incremento interessi ludici: aumentare gli interessi ludici del bambino, propronendo l'apprendimento di nuovi giochi seguendo i dettami metodologici ABA-VB e svolgendo attività di piccolo gruppo e/o gioco parallelo;

-          Gestione tempo libero: si insegna la scansione della giornata (lavoro-riposo), e l'associazione di determinate attività con i corrispettivi luoghi.  Si valutano poi le abilità del bambino in momenti di gioco libero individuale (colorare, puzzle, musica, videocassette o televisione, sfogliare o leggere libri ecc;) e di gioco condiviso (giochi di società strutturati: carte, giochi di gruppo, palla) , e si lavora sulla durata dello span attentivo e sull'autogratificazione nell'apprezzare l’attività come divertente.

-          Autonomia personaleindispensabile l’insegnamento delle autonomie personali (pulizia personale e uso della toilette, uso delle posate e comportamento a tavola, vestirsi e svestirsi) attraverso la scomposizione del compito  (task analysis), l’identificazione delle difficoltà individuali specifiche per svolgere il compito e la generalizzazione delle competenze acquisite in ambiente naturale;